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Tananai a Palazzo Rosso, il dietro le quinte: «Il cantante non messo nelle condizioni di esibirsi. Accordi non rispettati»

Tananai a Palazzo Rosso, il dietro le quinte: «Il cantante non messo nelle condizioni di esibirsi. Accordi non rispettati»

Polemiche sul dj set di Tananai a Palazzo Rosso, con l'artista che non sarebbe stato messo nelle condizioni di esibirsi come da accordi presi, ma che comunque si sarebbe esibito per accogliere le richieste dei suo fan. A spiegare quanto accaduto l'altra sera all'Elysium Festival è l'agenzia World Music Infinity che si occupa proprio di curare i dj set del cantante milanese Tananai in un lungo comunicato. La differenza sostanziale sta nel contratto firmato dall'artista all'agenzia di Palazzo Rosso, sulla comunicazione dell'evento e all'attrezzatura che è stata fatta trovare sul luogo dell'esibizione. «L’evento è stato venduto dall’agenzia al Palazzo Rosso, tramite contratto regolamentare, come “showcase” e non come “Live” o “concerto” ovvero prevedendo un’esibizione dell’artista di 4-5 brani su base in una discoteca che doveva essere Palazzo Rosso - spiegano da World Music - Una volta giunti in loco, al contrario, l’artista si è trovato ad esibirsi su un palco non concordato, più da concerto che da dj set e che richiedeva attrezzature che non erano state preventivate. L’artista, inoltre, non è stato messo nelle condizioni idonee per esibirsi, in quanto l’attrezzatura tecnica richiesta per tempo e precedentemente alla data dell’evento, come ad esempio il bodypack per sentire la voce in cuffia, non era presente e l’impianto audio presentava gravi problemi di rimbombo e fischi del microfono, creando disagio sia all’artista, sia al pubblico. Nonostante tutti questi inconvenienti e tutte le mancanze che ci sono state da parte dell’organizzazione, l’artista si è comunque esibito per i suoi fan ed è salito sul palco, rispettando quanto concordato e il numero di brani stabiliti come da contratto stipulato con il promoter dell’evento». L'agenzia poi aggiunge: «La comunicazione errata utilizzata per l’evento, sia prima sia dopo di esso, descritto come un vero e proprio concerto con prezzi dei biglietti non da djset ma da concerto, non ha rispettato né il pubblico pagante né l’artista stesso. Sia i gestori, sia le istituzioni comunali intervenute a mezzo stampa, dovrebbero far fronte alla loro disorganizzazione e agli errori commessi piuttosto che attaccare la professionalità di un artista che è salito sul palco per esibirsi malgrado tutto, nel solo rispetto del pubblico presente».

FONTE: www.Leggo.it

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